mercoledì 10 luglio 2013

PINK Pong Week-end the final!

Alla sera andiamo a Cannero, per fare lo struscio serale: è una cittadina davvero incantevole! Ci sono mercatini da guardare, viuzze in pietra da esplorare e le bimbe sono abbastanza gestibili.
Nel tornare al campeggio, troviamo le sbarre chiuse..ma cos'è sta sfiga?
Non esiste parcheggio esterno, faccio lavorare con fatica estrema i due neuroni e decido come prima opzione di parcheggiare, in curva, in salita e attaccata ad una roccia.
Scaricata la macchina da tutti i partecipanti, vedo una stradina larga come la vita di Megan Gayle ai tempi d'oro, che porta ad un depuratore.
Decido di riparcheggiare lì:
stringo le chiappe, tiro in dentro la pancia, sto in apnea mentre faccio manovra ed entro senza segnare miracolosamente l'auto.
Le opzioni sono due:
o in un'altra vita ero un pilota di macchine da corsa,
oppure ho fatto una manovra miracolosa perchè il volante l'ha tenuto San Cristoforo (famoso protettore degli autisti),
oppure ho avuto culo e tanto.
Erano 2 le opzioni?
Va beh..eliminiamo pure la prima!
Contenta delle mie gesta, vado verso la reception, sperando di trovare almeno il cadavere di qualcuno.
Ebbene no, pur tuttavia, c'è un cartello con i numeri di emergenza.
Chiamo e la voce del probabile cadavere mi dice che la sbarra non è chiusa, ma solo appoggiata.

Ma minchiazza di una minchiazza!! Ma allora due neuroni sono anche troppi!

preghiamo San Cristoforo


lunedì 8 luglio 2013

PINK PONG week-end!

Questo week-end abbiamo consegnato il regalo per le pagelle alle bimbe.
Libere da Papà Leo, che è volato a gozzovigliare a Palma di Mallorca con i suoi amigos...alla ricerca di top-less da urlo in via di estinzione...noi 3 donne con Pongo e le sue emerite palle siamo partite per quel di Cannobio.
Le ho prelevate dai campi estivi con l'evidente scusa di andare a farmi togliere  un dente da un nuovo dentista; ciò nonostante le quasi 2 ore di viaggio non hanno scalfito la certezza che in mamma c'è sempre veritas.
Hanno tuttavia scalfito le palle dell'autista, che non ne poteva più dei loro lamenti, dell'aria condizionata fortuitamente guasta..l'unico che taceva, immerso nei suoi profondi pensieri era il filosofo Pongo, per cui era chiaro ed evidente l'ineluttabile destino:
prima o poi la ciotola sarebbe stata riempita di crocchi.
Arrivati a destino, davanti alla scritta 'RECEPTION' di un ameno campeggio, nel senso che a meno non lo potevo trovare, le ragazze hanno cominciato a dubitare della leggenda del dentista sul lago (lontano parente del pianista sull'oceano) e si sono illuminate come Quasimodo.
Io ho invece cominciato a spegnere l'entusiasmo, notando quanto il campeggio fosse in effetti a meno:
due ragni erano ospiti, non ancora sfollati, dell'angolo cottura.
Per le Girls pare invece fosse un vero paradiso: un letto a castello di ferro, le tende da salumaio da intrecciare a piacere, la spiaggia a fianco della SS nazionale, i cuscini ripieni di 'riso'...
Dopo un giro su noi stesse alla 'Uonder Uoman' ci ritroviamo pronte per scoprire la spiaggia privata del Camping.
Arriviamo, sgancio Pongo, supponendo e soprattutto sperando in una breve corsetta distensiva, quando vedo che il quadripede un pò troppo baldanzosamente si mette a galoppare tra le sdraio piegate da tedescone dai 60 in sù e dalle misure 90/60/90, lo bracco (nonostante sia un setter) e 'guinzaglio'.
Torno a sdraiarmi sull'erba, sperando finalmente di rilassarmi.
Stanno giusto per annebbiarsi i sensi, quando una voce italiana maschile mi chiede ' PARLA ITALIANO?'
Al mio sbadigliante Sì, mi dice che il mio simpatico cane ha appena lasciato un ricordo vicino alla sua sdraio.
PORCA MERDA! (mai epiteto fu più sensato!)
Per un pelo non ha cagato vicino alla signora 90 60 90!
Sono salva da un sicuro Kartoffeln forza 10 sul muso!

mammemoglisclerate.blogspot.com


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